Il mondo occidentale e l’emergenza sanitaria: cosa è successo?

Il mondo occidentale si è trovato, a causa di questa emergenza sanitaria, a fare i conti con il rimosso e con la propria illusione.

Una dorata illusione

Grazie al periodo di pace, allo sviluppo tecnologico, scientifico medico, il mondo occidentale ha assistito dal 1945 a oggi un momento abbastanza felice, di stabilità e tranquillità.

Benché, in passato, ci siano stati alcuni eventi, come il terrorismo e altre epidemie in paesi lontani, la stabilità e il benessere occidentale erano stati toccati marginalmente o non avevano causato enormi stravolgimenti.

Questa situazione ci ha fatto percepire il mondo occidentale come luogo sicuro e quasi immune da tutta una serie di eventi che, invece, saltuariamente si verificavano in altre parti del mondo.

Cambia tutto

Con l’arrivo dell’epidemia Covid-19, tutte queste illusorie certezze sono venute meno.
Improvvisamente ci siamo riscoperti fragili, vulnerabili e mortali.
Il rischio di morte che , come esseri finiti, abbiamo sempre avuto, ci è piombato davanti agli occhi con tutta la sua carica disarmante. E non essendo attrezzati con gli strumenti adeguati a comprendere e convivere con la nostra condizione, abbiamo assistito a molti comportamenti dettati dalla paura e dallo sconforto.

Una nuova visione della realtà: il mondo occidentale dopo l’emergenza.

Abituati a una realtà ordinata e illusoriamente prevedibile, ci siamo resi conto che abbiamo potere decisionale per una parte piccolissima della nostra vita.
Vita che procede nel tempo senza schemi prestabiliti, in balia di eventi casuali che sono fuori dal nostro controllo.
Abbiamo constatato che il nostro sistema è tremendamente fragile: c’è necessità di cambiamento.
Abbiamo riscoperto l’importanza fondamentale dei rituali e della condivisione soprattutto nell’elaborazione del lutto.

Queste e altre riflessioni sono raccolte nel video qui sotto. Buona visione.

Cosa è successo? Mondo occidentale e emergenza Parliamo di Morte

parliamo di morte mathias mocci il progettoMathias

è nato a Cagliari (1988).
Si è laureato in Storia, critica e organizzazione delle arti e dello spettacolo all’Università di Parma con una tesi sulla tanatologia e la morte nell’età contemporanea. Si è poi specializzato con un Corso di Alta formazione in Cinema documentario e sperimentale presso l’Università di Parma e la Cineteca di Bologna Oggi si occupa di videomaking e cultura dell’immagine audiovisiva, digital communication e studio e diffusione di tematiche legate alla tanatologia e alla cultura gotica.
Ha fondato il progetto online Parliamo di morte.
Collabora con Il Rumore del Lutto.
È fondatore con Martina Massarente del progetto Gotico Digitale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto
parliamo di morte canale youtube